Scopri se devi aggiornare l’ISEE entro febbraio per evitare una brutta sorpresa nell’accredito dell’Assegno Unico a marzo 2025.
Molte famiglie potrebbero ricevere una spiacevole sorpresa con l’accredito dell’Assegno Unico di marzo 2025. Alcuni beneficiari, infatti, rischiano di vedere accreditato solo l’importo minimo di 57,50 euro per figlio. Il motivo? Il mancato aggiornamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) entro il 28 febbraio 2025.
L’INPS calcola l’importo dell’Assegno Unico in base all’ISEE, che scade il 31 dicembre 2024. Se l’ISEE non viene rinnovato entro fine febbraio, l’Istituto erogherà automaticamente il contributo minimo, indipendentemente dalla reale situazione economica del nucleo familiare.
Ecco cosa fare per evitare di ricevere l’importo minimo e ottenere il giusto ammontare dell’Assegno Unico:
Aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025: così l’INPS potrà calcolare l’Assegno Unico in base al nuovo indicatore ISEE e continuare a erogare l’importo corretto.
Aggiornare l’ISEE entro il 30 giugno 2025: in questo caso l’INPS ricalcolerà gli importi dovuti e verserà anche gli arretrati per i mesi precedenti.
Dopo il 30 giugno 2025, eventuali aggiornamenti dell’ISEE non daranno diritto al recupero delle mensilità arretrate.
Inoltre, è necessario aggiornare l’ISEE in caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare, come la nascita di un figlio o il raggiungimento dei 21 anni di un figlio già grande. Questi cambiamenti influiscono sull’importo dell’Assegno Unico.
Insomma, per evitare brutte sorprese a marzo 2025, è fondamentale che le famiglie verifichino la scadenza del proprio ISEE e provvedano tempestivamente al rinnovo. Perché l’Assegno Unico spetta a tutti, ma solo se si presenta la documentazione corretta in tempo.
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