Ecco tutti i dettagli sugli importi netti che i lavoratori statali riceveranno nelle loro buste paga, aumenti sostanziosi e Arretrati in arrivo.
L’attesa è finita per i dipendenti pubblici: il Governo ha messo in atto un importante provvedimento per armonizzare i trattamenti economici accessori del personale dei Ministeri, dell’ANPAL e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Grazie alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio 2025, i lavoratori statali potranno presto vedere i tanto attesi aumenti stipendiali e il pagamento degli arretrati.
La riforma della Perequazione prevede un significativo incremento delle indennità di amministrazione a partire dal 2023, con ulteriori aumenti nel 2024. Questo intervento mira a ridurre le disparità retributive tra i diversi Ministeri, garantendo un trattamento più equo per tutti i dipendenti. Secondo i dati elaborati, gli operatori del Ministero dell’Agricoltura beneficeranno degli aumenti più sostanziosi, con un incremento di oltre 1.300 euro annui, seguiti dai dipendenti del Ministero dell’Interno con 1.250 euro.
Ma non finisce qui: il decreto prevede anche l’armonizzazione dei fondi per la retribuzione di posizione e di risultato per il personale dirigenziale, con un incremento di oltre 5 milioni di euro a partire dal 2024. Questo meccanismo di perequazione consentirà di ridurre significativamente i differenziali retributivi tra i vari Ministeri, garantendo una maggiore equità.
Inoltre, il provvedimento dispone il pagamento degli arretrati maturati a seguito degli aumenti. Grazie alle tabelle elaborate, è possibile visualizzare in dettaglio gli importi lordi e netti che ciascuna categoria professionale presso ogni Ministero riceverà. Gli arretrati, che in alcuni casi superano i 1.000 euro, potrebbero essere liquidati già nel mese di marzo 2025, insieme agli arretrati del rinnovo del CCNL per le Funzioni Centrali.
Questo provvedimento rappresenta una svolta significativa per i dipendenti pubblici, che vedranno finalmente riconosciuto il loro valore e il loro impegno quotidiano al servizio del Paese. Un segnale importante di attenzione da parte del Governo nei confronti di una categoria spesso trascurata, ma fondamentale per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.
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