Occhio alle Cartelle Esattoriali sul TFR/TFS: Ecco come Verificare gli Importi e Rateizzare il Dovuto

Molti ex dipendenti pubblici stanno ricevendo richieste di pagamento dall’Agenzia delle Entrate. Scopri come calcolare l’aliquota media e sfruttare le opzioni di rateizzazione senza incorrere in sanzioni.

Negli ultimi tempi, numerosi ex lavoratori del pubblico impiego hanno ricevuto dalle Entrate delle cartelle esattoriali relative al Trattamento di Fine Rapporto (TFR) o al Trattamento di Fine Servizio (TFS). Queste comunicazioni, spesso complesse e di ardua interpretazione, hanno creato non poca preoccupazione tra i contribuenti.

Ma qual è la ragione di tali richieste di pagamento? E soprattutto, come è possibile verificare la correttezza degli importi e gestire al meglio questa situazione?

Vediamo insieme i dettagli.

Perché arrivano le Cartelle Esattoriali sul TFR/TFS?

I dipendenti pubblici che hanno percepito il TFR o il TFS hanno subito una ritenuta d’acconto del 23% da parte dell’INPS. Tuttavia, questa trattenuta potrebbe non corrispondere all’imposta effettivamente dovuta.

Infatti, per quanto riguarda i compensi arretrati, il conguaglio fiscale non viene effettuato dal sostituto d’imposta (INPS) ma direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Ciò avviene perché le retribuzioni non corrisposte nell’anno di competenza sono soggette a un’aliquota media anziché alle aliquote ordinarie dell’IRPEF.

L’aliquota media per i dipendenti pubblici si calcola in base alla media delle imposte versate nei due anni precedenti alla percezione del TFR o TFS. Se la ritenuta del 23% è inferiore all’aliquota media effettiva, l’Agenzia delle Entrate richiede la differenza tramite un avviso di pagamento.

Come Calcolare l’Aliquota Media Corretta

Per capire se l’importo richiesto è corretto, è necessario calcolare l’aliquota media IRPEF sui redditi percepiti nel biennio precedente. Ecco un esempio pratico:

Anno Reddito Percepito Scaglione IRPEF (%) Imposta Lorda
2021 27.500 € 23%-27%-38% 7.245 €
2022 36.200 € 23%-27%-38% 9.601 €
Media 31.850 € Calcolato 8.423 €

L’aliquota media si ottiene con la proporzione: 31.850 : 100 = 8.423 : x. Risolvendo, x = 26,45%.

Quindi, se la ritenuta applicata dall’INPS è stata del 23%, il dipendente deve ancora versare un 3,45% di imposta.

Nessuna Sanzione e Possibilità di Rateizzazione

Trattandosi di un semplice ricalcolo dovuto al conguaglio IRPEF sugli arretrati, non sono previste sanzioni o interessi. L’Agenzia delle Entrate richiede solo il pagamento della differenza dovuta. Inoltre, il contribuente ha la possibilità di rateizzare l’importo fino a un massimo di otto rate trimestrali.

Il Caso dei Precari della Scuola

I docenti e il personale precario della scuola difficilmente riceveranno avvisi di pagamento, poiché il loro reddito è generalmente più basso e il TFR spettante è in media di circa 1.000 euro. Inoltre, la differenza IRPEF che si genererebbe sarebbe inferiore alla soglia minima per l’emissione di una cartella esattoriale.

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