L’Inps pubblica le tabelle ufficiali per il nuovo anno: aumenti, rivalutazioni e dettagli fiscali L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) ha reso note le tabelle ufficiali relative alla rivalutazione delle pensioni per l’anno 2025.
Con la pubblicazione della circolare n. 23 del 28 gennaio 2025, l’ente previdenziale ha concluso le operazioni di adeguamento degli assegni pensionistici e delle prestazioni assistenziali, fornendo un quadro chiaro degli importi aggiornati e delle modalità di calcolo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Rivalutazione 2025: Nessun Conguaglio in Arrivo L’Inps ha confermato che per l’anno 2024 non saranno effettuati conguagli.
L’indice definitivo di rivalutazione per il 2024, stabilito dal decreto interministeriale del 15 novembre 2024, è pari al +5,4%. Questo valore, che ha influenzato gli assegni a partire dal 1° gennaio 2024, non richiede ulteriori aggiustamenti, come specificato dall’ente.
Rivalutazione Provvisoria 2025: Incremento dello 0,8% Per il 2025, l’indice provvisorio di rivalutazione è stato fissato allo 0,8%, sempre con eventuale conguaglio da applicare nel 2026. Questo adeguamento comporta un lieve incremento sugli importi delle pensioni, con effetti variabili in base alla fascia di reddito.
Di seguito i dettagli:
– Pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo: aumento del 100% dell’inflazione (0,8%).
– Pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo: aumento del 90% dell’inflazione (0,72%).
– Pensioni superiori a cinque volte il trattamento minimo: aumento del 75% dell’inflazione (0,6%).
Pensioni Minime: Incremento del Trattamento Dal 1° gennaio 2025, il trattamento minimo è stato fissato a 603,40 euro, grazie all’adeguamento dello 0,8%.
Per le pensioni integrate al minimo, l’aumento sarà pari a 13,27 euro, portando l’importo mensile a 616,67 euro.
Questo incremento interessa le pensioni inferiori o pari al minimo stabilito.
Regole di Rivalutazione per Fasce di Importo Come previsto dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019, la rivalutazione automatica delle pensioni segue un meccanismo differenziato:
– 100% per trattamenti fino a quattro volte il minimo.
– 90% per trattamenti tra quattro e cinque volte il minimo.
– 75% per trattamenti superiori a cinque volte il minimo.
Questa struttura garantisce una maggiore tutela per i redditi più bassi, mantenendo un adeguamento proporzionato per quelli più elevati.
Requisiti Anagrafici Invariati Per il 2025, l’età minima per accedere alla pensione di vecchiaia rimane fissata a 67 anni, come confermato dall’Inps. Anche l’età per l’assegno sociale resta invariata.
Conguagli Fiscali e Addizionali Irpef L’Inps ha inoltre fornito chiarimenti sui conguagli fiscali relativi al 2024 e sulle trattenute IRPEF per il 2025:
– Per i pensionati con redditi annui complessivi fino a 18.000 euro, eventuali conguagli a debito superiori a 100 euro saranno rateizzati fino a novembre 2025.
– Le addizionali regionali e comunali a saldo per il 2024 verranno trattenute da gennaio a novembre 2025.
L’acconto per il 2025 sarà invece spalmato da marzo a novembre. Le somme conguagliate saranno certificate nella CU2025 ai fini fiscali.
Cosa Cambia per i Pensionati?
La rivalutazione degli assegni per il 2025 rappresenta un adeguamento contenuto ma significativo, soprattutto per i pensionati con redditi bassi o medi. L’incremento dello 0,8%, seppur modesto, riflette la volontà di mantenere il potere d’acquisto in linea con l’inflazione attuale.
L’Inps ricorda che gli importi aggiornati sono calcolati sulla base della normativa vigente e che eventuali modifiche saranno comunicate tempestivamente. Per ulteriori dettagli o chiarimenti, è possibile consultare la circolare n. 23/2025 sul sito ufficiale dell’ente.
Con la pubblicazione delle tabelle ufficiali, l’Inps ha fornito un quadro completo delle modifiche agli assegni pensionistici per il prossimo anno.
Tra rivalutazioni, incrementi minimi e chiarimenti fiscali, i pensionati possono ora avere una visione chiara di cosa aspettarsi nel 2025. Tuttavia, è sempre consigliabile monitorare eventuali aggiornamenti normativi che potrebbero influire sugli importi futuri.