
Le tasse sulla pensione sono calcolate in base a scaglioni progressivi dell’Irpef. Fino ai primi 28.000 euro annui, l’aliquota è del 23%; tra 28.000 e 50.000 euro sale al 35%, mentre supera il 43% per importi oltre i 50.000 euro. Tuttavia, grazie a un sistema di detrazioni, chi percepisce meno di 8.500 euro all’anno rientra nella “no tax area” e non paga imposte.
Le detrazioni variano in base al reddito: fino a 8.500 euro si arriva a un massimo di 1.955 euro, mentre sopra i 50.000 euro non spettano detrazioni. Questo significa che l’imposta netta si calcola sottraendo le detrazioni dall’importo lordo dovuto.
Ad esempio, con una pensione di 10.000 euro annui, si paga solo il 4,42% di tasse, mentre con 50.000 euro si arriva al 28,28%. Per pensioni molto alte, come 100.000 euro, l’aliquota effettiva sale al 35,64%.
Attenzione però: a queste cifre vanno aggiunte le addizionali regionali e comunali, che variano in base alla residenza. Più guadagni, più paghi: è il principio della progressività!
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