Finalmente un’ottima notizia per le famiglie italiane: a partire dal 5 marzo 2025, i titoli di Stato fino a 50.000 euro di valore non saranno più inclusi nel calcolo dell’ISEE. Questa importante modifica, introdotta nella Manovra di Bilancio 2024 ma rimasta finora inattuata, è stata formalizzata con l’approvazione del decreto operativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 febbraio.
L’esclusione di questi strumenti finanziari dal computo dell’indicatore della situazione economica equivalente avrà un impatto significativo sulle famiglie italiane. Infatti, con un ISEE più basso, sarà più facile accedere a prestazioni previdenziali e bonus sociali come la Carta Dedicata a te, la Carta Acquisti e altri sussidi basati sul reddito.
Decreto in Gazzetta Ufficiale, famiglie chiamate a ricalcolare l’ISEE a partire dal 5 marzo 2025
Nello specifico, non faranno più cumulo ai fini ISEE:
i Buoni Fruttiferi Postali (BFP)
i Libretti di Risparmio Postale
i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP)
i Certificati di Credito del Tesoro (CCT)
i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT)
i BTP Italia e i BTP Futura
Questa novità avrà conseguenze pratiche per le famiglie che hanno già presentato l’ISEE per il 2025. Dovranno infatti procedere a un ricalcolo dell’indicatore entro il 5 marzo, data di entrata in vigore del decreto, per poter beneficiare dei nuovi criteri. Il costo di questa seconda dichiarazione ISEE è pari a 25 euro, se ci si rivolge a un CAF.
L’INPS fornirà presto tutte le istruzioni operative per effettuare il nuovo calcolo, attraverso circolari e messaggi. È quindi consigliabile seguire con attenzione i canali ufficiali per non perdere l’opportunità di accedere più facilmente ai sussidi e alle agevolazioni basati sull’ISEE.
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